KETTY LA TROIA - seconda puntata - città Montichiari (BS) - Sardegna Trasgressiva

KETTY LA TROIA - seconda puntata - città Montichiari (BS) - Sardegna Trasgressiva

KETTY LA TROIA - seconda puntata - città Montichiari (BS)

Due ore dopo, tra balli e cocktail, era infoiata come una cagna in calore. Mentre camminava verso la macchina, non vedeva l'ora di prendere un pene in mano e in bocca, di farsi penetrare in tutti i modi possibili. E non le importava un cazzo di chi fosse il cazzo! Invece io non facevo niente e la sua eccitazione ormonale aumentava. Anche se il mio pisello fremeva, non ero convinto. Era indubbiamente una gran figa, ma era stata ingaggiata da mia sorella ed era proprio il prototipo di ragazza che odiavo. E poi chissà quali malattie veneree mi avrebbe trasmesso!
- Se permetti, adesso guido io... tu sei troppo...
- Troppo cosa? Tutti mi sbavano dietro e tu non mi sfiori neanche con un dito! Fanculo te e tua sorella, ho voglia di cazzo, chiaro?
Siamo arrivati al parcheggio e Ketty ha aperto la macchina. Io mi sono seduto al volante e lei di fianco, ma non mi dava la chiave. Anzi, era diventata appiccicosa ed insopportabile. Si è rollata un'altra canna e l'ha accesa.
- Ne vuoi?
- No grazie, devo guidare... ed apri quel cazzo di finestrino! Ma cosa tocchi, cosa guardi...
- Sto toccando il tuo pacco e guardando il tuo culo, anche noi femmine lo facciamo, sai?
- E piantala!
Ha cominciato a ridacchiare sbuffandomi il fumo in faccia.
- Tu sei proprio un tipo strano, è per questo che mi intrighi. Allora sai che ti dico? Avrai la chiave solo dopo avermi scopato per benino, qui, sotto il lampione, con la gente che passa e che ci può vedere, do you understand? Tanto lo so che sei un ipocrita, è da quando siamo partiti che mi guardi il culo...
- Veramente ti guardavo le tette...
- Ah sì, le tette? E allora osservale da vicino, offre la casa...
Ha detto tenendo lo spinello in bocca e levandosi il giubbotto di jeans, la maglietta attillata ed il reggiseno. Io ho allargato le gambe perchè non riuscivo a trattenere una potente erezione.
- Ti piacciono?
- Sono... sono splendide, ma non significa che io le stia guardando sessualmente, cioè per avere un rapporto con loro... cioè con te....
Ketty era stufa delle mie chiacchiere e ha gettato la cicca dello spinello dal finestrino.
- OK, ho capito l'antifona, sei davvero malato. Comunque si è fatto tardi, portami a casa mia...
- Ma questa è la tua macchina, poi io come torno?
- Cazzi tuoi! Prendi l'autobus...
- Sì, l'autobus alle 3 di notte...
Avrei potuto guidare fino a dove abito io, lasciarle le chiavi e mandarla affanculo, ma lei era sbronza e fumata. Non avevo alernative, allora l'ho accompagnata al suo appartamento.
Ha aperto la porta e, cambiando completamente tono e umore, mi ha mostrato tutte le stanze (tre + bagno).
- Scusa il disordine... e scusa anche per prima, ma mi hai fatto veramente incazzare.....
Sul letto da una piazza e mezzo della sua camera, tra la coperta e le lenzuola sparse, primeggiava un bel vibratore ancora acceso. Ketty è arrossita sorridendo. Io l'ho guardata fissa negli occhi e mi sono arreso alla sua provocante bellezza.
L'ho baciata afferrandola per i fianchi e ci siamo spogliati a vicenda in pochi secondi. Lei mi ha spinto sul letto e me l'ha preso in bocca, poi si è messa sopra e mi ha scopato infilandoselo in figa con rabbia e determinazione.

CONTINUA

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
27/09/2017 15:07

Ulisse

Mamma mia come inventi male le balle! IN maniera super patetica!! ahhahahahaha ma levati cazzaro!!

27/09/2017 15:05

Paolo

Quanto e' durato questo sogno'?

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati